«Giriamo ancora in equilibrio per attraversare l’inquietudine, cullati dalle calle d’acqua dei nostri giardini».

«Nella preghiera rivolta all'uomo vicino a Dio... c’è assoluta magnificenza».

«Quando ti fai un vestito troppo grande finisci per perderti tra le sue pieghe».

 «Le dure prove della vita ti ritagliano all'essenziale per deporti al naturale».

«Gentile severità, trasparenza e appartenenza... Amore è... il bello nel vero».

«Quando le montagne declinano sui tetti... sotto c’è il salice piangente».

«Quando nascono... Tutti i bambini hanno già una storia».

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«Un buco, su di una tonda mela, porta al bruco o al torsolo? Ogni profondità ha una sua memoria... Indagare una profondità con una memoria diversa dalla sua, si rischia di travisarne i suoi contenuti più genuini». 

«Al nascere... la maturità i bambini la ricevono dal cielo».

«I nodi sono duri come le noci quando non si lasciano ammaccare».

«Nel grattugiare una crosta di formaggio sono arrivato al vivo del mio dito».

«Così come la marmellata nella madia della cucina... il dono è».

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«Alla notte del giorno preferisco il giorno della notte».

«Sull'albero maestro... Siamo radici lontane che sanno muovere foglie vicine».

«Bambini troppo piccoli dentro a spazi troppo grandi... passano inosservati».

«Diario di un pellegrino... Esco un attimo e poi torno».

«Sul sentiero... Le parole sono un paio di scarpe uguali di tacco».

«Il passaggio del coniglio è costellato da un cielo di fiori».

«Alla chiamata... delle mie cento candele accese voglio raccogliere la cera, per conservare il passaggio delle consegne».

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«L’uomo immaginandosi confonde il suo sentire».

«Nella natura dell’essere siamo perché siamo stati».

«Una coscienza che non sa esporsi al coraggio... è vana».

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«Il nodo al fazzoletto è la promessa fatta al passaggio del sogno».

«Stranezze... Si sporge fuori per vedersi dentro».

«Se tutte le mie preghiere fossero dei mattoncini, avrei già costruito il Duomo».

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«Gli insaccatori di nebbia... amano il cielo trasparente».

«Mi addosso all'anima, così dormo sicuro».

«Quando gli spigoli bucano la placenta... cascano le gravità».

«Nebbia... L’uomo è in uno stato di “lunare umida sospensione” che per guardare al futuro mira al sole».

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«I ricchi cadono dalle nuvole se, anche per un solo giorno, proponi loro lo scambio dei ruoli».

«Non da un uovo sodo... Le verità sono pulcini che escono dal guscio».

«Al sentire... un’imprevedibile chiamata annuncia speranze future».

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«La gente legge la novità con gli occhiali doppi sul cosa sarà».

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«Oggi... Faccio preghiera per capire chi sono».

«L’acqua del fiume fa mulinello in un pieno di vuoto profondo!».

«In vita... alla conta delle preghiere in forza, ne manca sempre una».

«Per saper cogliere il passaggio del coniglio... faccio preghiera di pazienza infinita».

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«Anche un sogno grande quando nasce ha piccoli piedi».

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«Il mento è la parte più pesante del corpo... pende sul da farsi».

«L’onda che scavalca la sponda... entra in casa».

«Stante le difficoltà in corso, il nonostante sta al tuttavia... sorrido».

«Le trasparenze sono un orecchio concreto».

«Cari amici finalmente sono uscito dal cappello e la sensazione è un po' strana. Ora, se volete leggermi, sono qui:

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«Alberi... il popolo dei “cipressi calvi” vive con l’acqua alle caviglie».

«Sui sogni... con il cassetto vuoto, ci stringiamo alla vita».

«Per emergere dal fitto della prosa... il verso della poesia deve essere un seme piccolo piccolo che sa sbozzarsi in una pianta grande grande».

«Della stella... il cuore è la scia che lascia al suo passaggio».

«Per colmare le pazzie... I nostri pensieri devono ripartire dall’A maiuscola del punto a capo».

«C’è una gru con il mento in su... con la corda tiene stretto l’uomo che vuol volar dal tetto».

«Con la voce in mano... quando non ti senti chiama!».

«O di qua o di là... le affinità hanno sempre il margine della scelta».

«La medicina è troppo incerta perché si fonda solo sull'uomo... è una matematica che sbaglia le quattro operazioni sulla prova del nove! Crede di curare una cosa e scopre che la stessa molecola non cura quella cosa ma altre cose».

«Il corpo di un libro è anche zebra... nel suo mantello ha diverse bande di ascolto».

«Il poeta vede perché prima sente».

«Il biscotto alla ciliegia è un occhio dolce che, dal suo vassoio, ti guarda al cuore».

Post numero 300

«Di notte... quando il tuo cane ti sveglia è perché manca alla sua conta un’anima invisibile».

«Sia la vela austera in un orizzonte di primavera».

«A volte scappo... cerco l'isola che mi salvi dalla pozza».

«Le aiuole violate sono calpestate».

«Le mani... Sono difficili da disegnare e sono le prime ad essere insubordinate al corpo».

«Il fumo delle chiacchiere non arriva all'occhio del coniglio».

«Di questi giorni... niente è più bello di quello che so di essere».

«Finita la discesa... la profondità si scala sulla via del sentiero».

«Accompagnare il desiderio alla forma dell’essere spinge la nostra fisicità a trasformarsi nell'oggetto delle nostre inclinazioni. Capita, così, che tutti gli insegnanti abbiano la faccia da insegnanti... i postini da postini... gli idraulici da idraulici, ecc...».

«Il grembiale mette in grembo, a grandi e a piccini, il seme del lavoro».

«Ricordati di non fare tardi, se fai un salto in cielo e a casa ti aspettano».

«I suoni sono un coro dietro ad una voce solista».

«I gatti di polvere non mangiano i topi delle soffitte».

«Il talento per esprimersi ha bisogno della meraviglia di chi lo sa accogliere».

«Il pagliaccio sa ergersi, insieme al suo pubblico, dalle parentesi dell’attesa».

«Le alte volte mi ricordano che almeno una volta sono stato in alto».

«E’ la parte fiorente dell’autunno, il nostro dormire. Lascia cadere a terra i suoi pensieri, protetti in un guscio di noce».

«Gli spazi, anche se grandi, al vaglio della clessidra si rastremano».

«Il profumo dell’incenso mi solleva in cielo... Esco dal Tempio, mi infilo le scarpe e corro fra le zolle della mia amata terra».

«Le ansie soffiate nei palloncini prendono forma e colore, ma non sanno ancora volare via».

«Per fare piccolo il mare... la bambina di corsa salta da un’isola a un’altra».

«Della medicina assunta... il compito primo è di non ledere».

«Ci sono giorni fermi che di notte sanno accendere scintille ovunque».

«Ho lasciato montagne di libri per calarmi in corda doppia su di un’umida casalinga torta di mele».

«Voglia il buon senso entrare nella corrente d’aria giusta... Adesso!».

«Un giorno il mio cane alza una zampa e si allunga con il muso su di me... mi consegna la sua incondizionata fiducia e la lega alla mia più totale responsabilità».

«La vecchiaia è là dove si ferma la testa quando rimescola i ricordi».

«Di un composito mazzo... stanchi fiori sparsi disegnano gambi nuovi».

«Tra le tante... dove mi fermo è casa».

«Il volo a terra è il cielo dell’esperienza».

«Non c’è rivoluzione più silenziosa... ci spinge a varcare la soglia di casa nostra».

«Bizzarro è l’uomo che usa il colore per fare il bianco e nero».

«Il corpo di un’opera letteraria non si lascia mai scoprire in tutte le carte del suo mazzo».

«Il dono è il miracolo in fondo al mare».

«Quello che ancora non è... sembra!».

«Non bersaglia la palla di cannone che esce dalla muraglia... se tiene quota».

«La pioggia di una sola notte non lava le lacrime versate in un’intera vita».

«Vorrei vederti camminare con i laccioli tagliati... per capire se siamo fatti dello stesso sogno».

«Le emozioni soffrono di incontinenza... si lasciano scoprire a pezzi».

«Il poeta porta le parole per dare lustro all'anima».

«Sulla strada la profondità si stringe perché il presente si allarga».

«Dalla feritoia il passaggio scortica... però salva».

«Siamo in autunno ed io raccolgo le foglie come fossero fogli caduti per terra».

«Il diaframma che muove il vento salva il cuore».

«L’animo del poeta è inquieto, perché deve saper mettere verità accese dentro le pagine illustrate di una favola... ma con l’idrante del pompiere».

«La finestra sulla porta... della soglia è la guardiana».

«I bambini in una lente d’acqua... con i piedi alzano il mare».

«La poesia porta cose vere... se e quando incontra terreni sensibili».

«Si dice che gli angeli non abbiano sesso... Maria è un angelo donna. E’ sempre al cimitero e prega il ritorno della spada di Gesù».

«La coda è la cometa del cane».

«L’infanzia dei gabbiani è protesa».

«Il cavallo in livrea è il maggiordomo...
trasporta l’intera vita in un sogno».

«L’imperfezione è la suggestione di un particolare fuori posto».

«La solitudine è una casa troppo grande».

«Quando ti incontrerò... sul tutto apparecchiato non vi sarà una parola fuori posto».

«Hanno ai piedi due scarpe: spingono dal fosso sulla vecchia e si appoggiano sull’argine con la nuova... sono i ricordi».

«L’edera attecchisce al vivo e fa verde il morto».

«I ricordi sono la ruggine sul torsello di tela».

«L’angelo mi lancia il salvagente... quando la notte si riempie di stelle marine».

«Ho acceso una candela alla Madonna... volevo vedere in chiaro la sua luce».

«In uno stesso movimento, non c’è chi pedala di più».

«Sulle strade vi sono delle verticalizzazioni che paiono alloggiamenti delle ultime truppe, riserve di una resistenza intellettuale all'incombere del vuoto».

«Dalla finestra sul cortile... l’interno scala si accompagna di un balaustro tornito».

«Nell'era buia della notte dei tempi... il nostro animo sa ripulire il suo celeste dal grigio, con una mollica di pane».

«Il buonuomo è come quell'asino in salita che quando è spossato raglia, perché oltre teme il peggio».

«Le chiavi del mistico non aprono la porta, ma introducono al sentiero».

«Aspettando Mary Poppins... Seduti sui nostri tetti, facciamo succedere a vecchie risposte nuove domande».

«La corazza resistente matura su di una fragilità forte».

«La poesia senza il dolce della pasticceria sarebbe un’esperienza vana».