«L’incappare sulla natura decreta, a volte, la fortuna del raro quadrifoglio sul comune prato di trifoglio».

«Vento forte... Vento che implora... Vento che scuote... Vento che parla di vita e di morte... Vento negli occhi aperti ai ricordi andati... Vento!».

Post numero 200

«Le bugie negli affetti maturano al buio delle soffitte».

«Il sogno quando fa le sue prime fugaci apparizioni sul Pianeta Terra è un po’ come un cucciolo che dimensiona la sua curiosità allo spazio della realtà».

«Mi apro al giorno... una delle tante colline che portano il respiro della montagna».

«Viale... è il lampione acceso sul cuore del pino che, là dove il tronco si dirama in branche, orienta la chioma al sentiero».

«Al salto... i grilli campestri portano alte le coscienze».

«Dell’autore... il trasparire è il completo del suo chiaro sentire».

«Del muretto di cinta le lance tendono maglie slabbrate... quando alte le nuvole avanzano sul caldo afoso di mezza estate».

«Il libro è il sentimento aperto sulla pagina trasparente».

«L’uguaglianza è giusta quando sa mantenere le differenze in una distribuzione equanime delle possibilità».

«Ma quanta gente avrà letto questo nostro ‘fresco letterario’? Uno spazio che accende le eliche all'ombra del suo grande fico!».

«Io vedo in questo dolce: caratteri fugaci e volatili… caratteri che ti attraggono e che ti allertano!».

«Ogni poeta ha un suo metro... il taglio giusto è un sentiero individuale».

«La solitudine è uno stato di certezza ancora da corrispondere».

«Il cammeo era proprio sull'asola giusta della giacca di tutti».

«Sul piolo della scala... Quel sollevarsi sulla punta dei piedi, per vedere un poco del grande che c’è».

«Quando il gesto si fa invisibile, bisogna riconsiderare gli affetti».

«Sicura… A cavalcioni di una trasparente eleganza».

«Chi scrive sa sempre cogliere il punto fermo della parola sulla pagina».

«Chiese... le canne dell’organo suonano i colori delle vetrate».

«In cima alla salita... una fioriera fa curva e discesa».

«Non posso dare risposta di una cosa che parte dal sentire... di una cosa che non ha ancora parola e che sa di essere».

«Bellamente... in equilibrio con il filo d’aria sotto il mento... diede apertura alle concomitanze».

«Lontana dal suo domestico catino d’erba... condotta al vuoto pensile da un silenzio trasognato».

«Nel silenzio si ha l'impressione di profondità sospese: di radici trasparenti... di macchie silvestri galleggianti!».

«La nidificazione è un sogno intimo… mai e poi mai solleveremo le vesti che ne custodiscono il riserbo e il miracolo».

«All'esagerazione del ma... pongo il dunque».

«Quando il poeta rende in versi l’invisibile campo del sentire... il mistico parte per il luogo dell’apparire».

«Pedalando... pedalando... facciamo sentiero».

«C’è un momento che ci prepara al silenzio... quando non arriva la parola».