«Al nuovo del vecchio, premuniti e non prevenuti!».

«Aperte allo sguardo dei piccoli, sono Giganti le fessure dei grandi!».

«Le balene in mare fanno il pieno! Muoiono dei nostri vuoti a perdere».

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«Inutile pensare che per essere colti occorra essere istruiti!».

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«Amata quiete! Non si dorme più se le doghe non vedono sponda e le botti scialano vino».

«Il muro parte da un’astrazione forte... Una paura dell’esistere che si calcifica nel resistere a se stessi, agli altri ed anche a Dio!».

«Natività... Oggi è nato l’uguale, da noi diverso!».

«Non senza disagi... L’epifania accade nella promessa dell’avvento!».

«Quell'imponderabile fuoriuscire, quando rientra nel vago diventa incerto».

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«Della collina del chiostro... In difesa di un ramo verde, un ramo secco!».

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«Esce dalle apparenze, un mondo che si affida all’invisibile!».

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«Incomplete alle aspettative, le realtà diventano responsabilità in divenire».

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«Di congerie effimere riempi la vita! Pochezza, metti in luce il da farsi».

«Per non perdersi niente... Stare di spirito dove non si è di corpo».

«Alberi dalle scarpe a pianta larga!».

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«Dal passato precluso, lo smemorato è presente!».

«A passo d’uomo... Quanta civiltà nel muovere una macchina frenata».

«Poesia suadente, non spoglia il corpo del suo canto».

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«Nel ricevere la provvidenza di Dio! I misericordiosi testimoniano l’esistenza dello spirito quando esce dal corpo».

«Non di solo corpo! Siamo ciò che poi dimentichiamo di essere già alla nascita. E di qui tutta la vita a ricomporre quell’altra mezza mela che ci siamo lasciati mancare».

«Ragionevole conciliazione! Difficile perdere una cosa mai avuta».

«Giacché appartengono al tempo del karma,i ricordi possiamo sempre esperirli!».

«Bersaglio della mira... Circoscrivere, definire il centro a stretto giro!».

«Di certo! La speranza rinnova i volti dell’attesa».

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«Interrelazione inestricabile! L’oggettività dell’essere parte dalla soggettività dello spettatore».

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«Nel foglio bianco, panico! Inverno che tace, natura che dorme».

«Stregati dall’amplesso dei sensi, per non cedere alla coda... Pesci che, con la bava alla bocca, sbracciano di testa!».

«Sarebbe bene diffidare dei filantropi professionisti».

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«Diseredato! Il poeta col travaglio letterario si affranca dal mercato delle idee».

«La libertà è una verità conforme al “registro della natura”. Deve attenersi alla spontaneità di segno!».

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«I sogni sono là! Stanno dall’uomo ad un’immota distanza di sicurezza».

«Disattende il sonno della ragione chi con la logica dell’aforisma rimedia almeno una comparsa».

«Invettiva! Ricapitolare al dito indice».

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«Investiti dalla fascinazione dell’arrivismo, gli ideali muoiono di vita breve!».

«Dissomiglianza! La gente interpreta, legge diverso dal vero!».

«Spostano la direttrice, ricreano l’orizzonte! In natura i calli di cicatrizzazione inscatolano il vuoto, isolano la ferita. Fungono da passerella verso il pieno che vegeta il nuovo».

«Espianta! Il poeta in erba scava la zolla con le radici nel pane di terra».

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«Col presagio che anticipa il luogo sul tempo a venire... Fede mia, ritrovo casa!».

«Riti di passaggio... Ciò nonostante il poeta deve procedere dal cesello della parola alla vanga per ridare colmo ai buchi della strada».

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«Sull’ombra dal basso diffusa, luce dall’alto profusa!».

«Reticente! La coscienza asservita all'esercizio di un ordine, ricoverata morde!».

«Figlia dell’adulterio... Dopo la rima baciata, la rima strozzata!».

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«La natura è un falso mito quando si soffre a cagione della libertà altrui».

«Orchestrazione... L’emozione composta in ragione di un consenso».

«Sovente, all'urgenza si attesta il dover d’attesa!».

«Cadono... Le foglie con il calco delle nervature si ricongiungono alle radici di terra».

La nebbia sul lago! I meteoropatici hanno l’affanno sulla quiete.

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«Al poveraccio che celebra ogni dì la lotta per la sopravvivenza non guasta un poco di onesta furbizia!».

«Rinuncia alle proprie responsabilità in seno al ciclo della natura, l’uomo che non risponde alla chiamata di Dio!».

«Potere e proselitismo... Amministrare la fede con occhi di riguardo agli utili dell’azienda».

«Noi bambini giocavamo fino a consumare il giorno... Il cortile fuori era di casa».

«Polly, ora grande... ora piccola! Un’anima che sa essere dove stare».

«Il ponderato... Scrive dopo per non essere letto prima!».

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«Vibra sotto quota! La profondità ha un passo sottile».

«Offendono con forza, gli ignoranti hanno ragioni deboli!».

«Vicinanza... Il mio cane non è una pecora, ma bruca l’erba».

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«Mossa del marpione! Mentre valorizza ciò che nega, anticipa conclusioni scontate».

«Da interiorità spezzate, noi clandestini in nuovi territori acquisiti».

«Gli anglicismi a serto violentano il nido di una lingua indigena che, alla cova, schiude inautentici pigolii».

«Ripetenti... I morti da vivi dimenticano tutto».

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«Dalle lapidi si dolgono dei desideri sfioriti. Fatevi avanti! Santi accorrete in tanti».

«Indigenti senza denti! Sull'ultima crosta di pane, caraffe d’acqua rovesciano tutta la malinconia del cielo».

«Il tempo, una rappresentazione soggettiva in uno spazio oggettivo!».

«Dalla fame di sollievo, trasse vita!».

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«Prima del cuore, rosicato in testa! L’innamorato desidera molto di più di quanto lui stesso sappia amare».

«Edibili... La parola sul desco labiale mette in digestione i fatti».

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«Alle immanenze trascendenti... Pio con pietas, trasecola!».

«Dall’esercizio delle azioni di un corpo si dà prova dell’appetibilità di un’anima».

«I missionari con le mani imposero il bene nel male cercando il miracolo che però non ebbero mai l’ardire (o il rispetto) di chiamar calvario».

«Il discente è l’io minuscolo che germoglia di sé. Apporta la sua rivolta creativa al centro di un maiuscolo collettivo classe: scolari, insegnanti, genitori. Ama riconoscersi per obbedirsi!».

«Fida coscienza, la distanza di sicurezza del guinzaglio ci assicura al nostro cane».

«Il ruscello ai piedi... Il sentiero fra gli alberi, la preghiera nel bosco».

«Ragionevole il pensiero che si lascia pensare».

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«Davanti allo specchio... Dentro casa, tutto fuori dai cassetti!».

«Dalle foglie d’autunno sedotti, predisposti ad essere vinti, gli inebriati si lasciano cadere a terra!».

«Il nulla al tutto aggiunge un niente che è bene non sottovalutare».

«Al presentimento, l’alfabeto muto argomenta».

«In su per… Dalla tromba della scala, piano forte».

«Le ragioni del cuore oppresso s’accodano in rivolta al capo!».

«Dapprincipio fino alla fine, vita in mezzo c’entra!».

«I restauri, evocano gli umori rotti!».

«Giusto uso della parola... Tentazione ambiziosa dello scrivano che non vuole dispiacere Dio».

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«Vero il sogno lucido e infrequente, sposta dal piano astrale quello che domani sarò!».

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«Chiamato in campo, ramingo s’imbarca! Con la spina del cactus in mano, intesse una nuova alleanza fra l’uomo e Dio».

«Il taglio leggero delle vesti libera la ballerina all’immaginazione del suo pubblico che, col naso appiattito alla trasparenza dei sogni, mira con gli occhi, allo staccarsi da terra, le punte dei suoi piedi».

«Davanti al portone chiuso, professano fede i devoti che si affidano all'indefinibile carica salvifica del mistero».

«Le aspettative gelano i sentimenti di chi si scotta!!!».

«La verità occupa la solitudine della coscienza».

«Per il frutto... Tolta l’ansia dal petto, discernere il fiore fra le foglie».

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«Brucia! Il sole d’autunno ha il freddo addosso».

«Sul canale di gronda, emergente la rivincita del verde!».

«La poesia... L’unica rivoluzione (evoluzione) al cuor possibile».

«Neo dell’anima, il corpo. In lui e con Lui il voler s’appaga!».

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«Perché protetti... Giochiamo a nasconderci, giacché ci sentiamo liberi in un rifugio».

«A dispetto di un dono mai ricevuto, i censori scrivono male di cose sottratte ai loro asserviti scrittori».

«Accheta lo sragionare! Non prestarsi a dare i numeri secondo formule prestabilite!».

«Del pensiero, i contenuti... Espressioni dalle ali forzate!».

«Le digressioni spezzano il contenuto in circondario».

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«Ci conquistano... I supereroi sono quelli che non hanno più nulla da perdere».

«Adozione... A chi è stato abbandonato dobbiamo la pazienza del saper trasmettere sicurezza nel dare forza di continuità ad un gesto d’amore».

«Bello! Affascinati dalla natura, liberati dal fiorir di una storia».

«Finisco le parole,ricomincio dapprincipio! Di sera preghiera».

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«Grembiulini rosa e blu... Ricordatevi, la scuola del cortile di oggi si acquartiera domani in piazza!».

«Vita indomita... Dai muri di casa stacca le nature morte!».

«Il soffitto a cassettoni nasconde i segreti della terra in aria».

«Risveglio della scala dei valori... L’alzata sulla pedata».

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«Orizzonti negati... Nell’angolo l’esplorazione del punto si arena!».

«I fanciulli schiamazzano... A chiostro, giocano in un crocicchio di strade morte».

«In questo mondo di para-strutture dell’inqualificabile inesistente, il fondamento è sconosciuto!».

«Fulmini! Bagliori come radici del cielo elettrizzate».

«L’albero dà di chioma con le foglie... Nella maestosità l’umiltà di coprirsi da sveglio assieme all’arrischio di spogliarsi nel sonno!».

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«Palindromo semantico... La verità ha un suo senso compiuto, resta tale anche se capovolta!».

«Gli orizzonti spezzati sono di chi per paura traguarda».

«Tra il plausibile e l’impossibile... dell’impensabile all’esercizio della ragione, io scrivo».

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«A capir qualcosa, dalle cadute impari!».

«Conficcate in terra, le paure evolvono in cielo».

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