«Gli indizi più nascosti si scoprono nei cassetti in ordine».

«Nel reticolo delle sue corde a ricamo... La crostata racchiude finestrelle di dolce vita».

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«Non tiene facciata! Il restauro al cuore tira le crepe».

«Strapparci dalle nostre radici non ci risparmia dai debiti contratti: stoloni in terra, tutti da sfilare».

«Al filo d’erba... La libertà delle greggi è nella sottile coscienza di un pascolo verde».

«Le fioriture non mentono... di bellezza adornano il verde, molto di più di un semplice colore!».

«Hanno frequentazioni “alte”! Le chiome degli alberi vegetano in cielo».

«Della natura prativa... La stagionalità non disperde ma conserva! Avvicenda chi è “a seme” con chi è “a fiore”».

«Avere le comodità, ma escludere le reciprocità... ci allontana da casa».

«Il superfluo è il necessario dei ricchi e l'inutile dei poveri!».

«Il pressappoco ha la tolleranza delle “varie ed eventuali”».

«Tentazioni sedate! La ragione esilia l’insubordinazione dei sensi fino al risveglio della persona amata».

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«Vicinanza incomputabile... la fede fa bilancio».

«Prima del taglio... Il giardiniere che tende il filo sulla siepe, mette in forma un registro di contenuti!».

«Negli ortaggi da costa e da taglio... Rincalzare al piede con terra e imbiancare al cuore con carta!».

«La persona sensibile è una cassa armonica... amplifica le vibrazioni delle corde prima del palesarsi dell’evento».

«Convivenze! Le simmetrie si differenziano quando vincono sulle distanze parentali».

«L’anima del genio non ha l'età del corpo che abita».

«Riflette le nostre azioni... Palestra è quel pensarci davanti allo specchio».

«In cima alla montagna transita il sogno... Ed io “mi faccio sicura” a cavalcioni della cresta!».

«A difesa della propria ricchezza, acquisì la nobile povertà!».

«Resistimi! Mettimi alla prova... fintanto che, benedetto dalla tua grazia, in continenza, supererò la tua attesa».  

«Ossessioni! Gli afflitti con i guanti del chirurgo vagliano ad una ad una le profondità dell’insicurezza. Tutto deve, per non essere imprevisto, andare al certo».

«Gli scrittori... Vivono di ciò che scrivono in ritratti diversi di ciò che sono. Non diversi sono i lettori che in ciò che leggono amano riconoscere ciò che sono o ciò che sarebbero se fossero non diversi da ciò che sono».  

«Restanza! A Sud della chioma... La tenacia  del carattere che non abbandona la radice».

«Velo su velo... Si veste a cipolla! Poiché già in autunno soffre l’inverno, l’estate del poeta è la primavera».

«La poesia transita dagli spifferi d’aria».

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«Corpi diafani traversati dalla luce... dell’ignoto hanno i contorni del domani».

«Metto il greto al sole! “Mi tiro insieme” ... riporto l’emozione dentro l’alveo».

«Gesù ci ricorda che, per noi, non possiamo quello che per gli altri siamo».