«Lode, dunque, all’ignorante che non comprende perché non sa del sapere libresco e nel dubbio si astiene dal dar giudizio o dal compiere azioni. Sì, il mio ignorante non è assente al fatto. Sceglie il beneficio del dubbio, a tutela di se stesso e di chi ama. Esercita il diritto all’intelligenza che, proprio perché innata, non può essere acquisita».
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