«Sì! Amo solo te che mi fai sentire ancora, malgrado non più giovane, semplice, ma non sciocco. Che mi permetti d’esser aperto alla curiosità e alla fragilità inquilina di una grande sensibile impazienza. Amo gli spazi di un’isola inespugnabile, dove noi, pieni d’innocente semplicità, rincorriamo, dalla terra al cielo, la coda dell’aquilone per divenire, nei nostri corpi, anime beate».
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