«Cari amici, non ci conosciamo più! Ora avete palati troppo fini per ricordarvi delle toppe al culo e delle ginocchia tutte sbucciate. Eppure, prima giocavamo tutti assieme e dopo, sporchi e sudati, consumavamo la stessa merenda. Oggi che so di esser rimasto solo a coltivare i gesti di una sana tradizione, per amore e necessità, a mezzogiorno non mi vergogno di mangiare ancora un soldo di pane con una fetta di mortadella».
Nessun commento:
Posta un commento