«Ci sono momenti, come questo, che appenderesti la penna al chiodo; che staresti solo nel vento a fugare il tormento; che vivresti al largo del brusio di fondo della palude quando, tra rospi, serpi e zanzare, soffoca il pensiero.
Ci sono momenti, però, diversi da questo, che, cullato
dalla dolce melodia che a volte l’animo regala, scriveresti un profluvio di
parole; che daresti al verbo l’altezza delle luci quando scemano oltre cortina;
che ti infliggeresti un pizzicotto e non saresti sorpreso di essere ancora in
vita».
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