«Ieri ho ricordato ad una cara amica, talentuosa scrittrice dallo scrivere fluido, che non si può appendere al chiodo un dono; che il dono non risponde al tempo, ma al momento; che il dono mette costantemente i suoi toccati dinanzi allo specchio a rinnovare l’antica promessa di fede. Le ho ricordato soprattutto che il dono è permaloso come quel gatto che sa di essere un giorno abbandonato nel cuore della notte».
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