«Sentirsi per sapersi, comprendersi».
Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».
martedì 31 maggio 2022
lunedì 30 maggio 2022
domenica 29 maggio 2022
sabato 28 maggio 2022
venerdì 27 maggio 2022
giovedì 26 maggio 2022
martedì 24 maggio 2022
sabato 21 maggio 2022
venerdì 20 maggio 2022
mercoledì 18 maggio 2022
martedì 17 maggio 2022
domenica 15 maggio 2022
sabato 14 maggio 2022
«Non potete, anche voi, non esservi accorti come i nostri cieli siano solcati quotidianamente da aerei ad altissima quota. Aerei che disegnano, bianche scie incrociate a lunga dissolvenza, secondo predefiniti assi cartesiani. Non tacciatemi dunque per visionario, terrapiattista, catastrofista; se io penso che, con una chimica soporifera e infiammatoria delle vie aeree, oggi programmino in cielo quello che domani accadrà in terra».
giovedì 12 maggio 2022
lunedì 9 maggio 2022
domenica 8 maggio 2022
«Il nostro attaccamento alla mamma già lo si percepiva da bambini, quando nello sfogliare, ad uno ad uno, i petali della margherita, ci accompagnavamo con il più classico dei ritornelli: m’ama non m’ama... che, guarda caso, per una questione di omofonia potrebbe suonare anche come mama non mama, mamma non mamma... e questo non so se è solo una questione di noi romagnoli, del nostro dialetto che, ci fa soffrire, traslitterando in un italiano corretto, nella percezione/comprensione delle doppie consonanti».
venerdì 6 maggio 2022
domenica 1 maggio 2022
«Un popolo che non sa più raccontare del proprio lavoro è un popolo che non ha più un lavoro... un popolo che non ha più aspettative, un popolo senza futuro; un popolo così vive in uno stato basico, uno stato di necessità... è, questo mio popolo, volente o nolente, un popolo asservito ai proclami dei protocolli... un popolo schiavo della sua stessa ombra».