«Elogio agli indomiti! Dovreste compiacervene di essere tagliati fuori se vi riconoscono di essere integri dentro».
Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».
domenica 31 marzo 2024
giovedì 28 marzo 2024
mercoledì 27 marzo 2024
martedì 26 marzo 2024
lunedì 25 marzo 2024
domenica 24 marzo 2024
sabato 23 marzo 2024
«Spett.le Redazione anche se non posso far altro che prendere atto di quanto Voi gentilmente mi riferite, dopo anni di collaborazione e di libri venduti, non posso non farmi anche l'idea che, purtroppo e in modo ingiustificato, il Signor Editore, evidentemente, non mi voglia più tra i suoi autori. Cose che capitano! Cose che rispondono all’ordine del registro dei soliti raccomandati. Cose che un domani Vi daranno certamente occasione di pentirvene amaramente. Tanto vi dovevo, cordialmente».
venerdì 22 marzo 2024
mercoledì 20 marzo 2024
martedì 19 marzo 2024
lunedì 18 marzo 2024
domenica 17 marzo 2024
sabato 16 marzo 2024
venerdì 15 marzo 2024
mercoledì 13 marzo 2024
martedì 12 marzo 2024
domenica 10 marzo 2024
sabato 9 marzo 2024
venerdì 8 marzo 2024
«La mia solitudine è un orizzonte, un giardino lussureggiante, un’oasi nel deserto dove rigenerarmi al di fuori della gravità del mio corpo. Ed è così che quando esco di casa e non perché lo cerco ma perché mi capita, mi par di prender quota... di librare nel vuoto. All’inizio non mi sento, poi, superata la prima paura, io sono!».
martedì 5 marzo 2024
lunedì 4 marzo 2024
domenica 3 marzo 2024
«Sì! Ti confesso quanto, dopo tanti anni di vita vissuta insieme, mi gratifichi ancora quando mi chiami per nome di battesimo. Un nome tanto corto, Sante, che non voglio e non posso dimenticarmi di portarmelo addosso. Un nome che non solo mi rappresenta, ma vivifica, se richiamato, il rispetto che tu hai per me ed anche, non di meno, l’ammirazione e l’amore che io provo per te. Mia cara, amata Francesca».
sabato 2 marzo 2024
venerdì 1 marzo 2024
«Ah! Quasi dimenticavo, oggi sono quarantun anni che sono in UNIBO (Università degli Studi di Bologna). Otto anni presso l’Orto Botanico; due anni presso Patologia Vegetale – Facoltà di Agraria; 31 anni presso la Biblioteca Centrale Roberto Ruffilli – Campus di Forlì. Devo dire che mai, e poi mai, avrei pensato di trascorrere l’intera mia vita lavorativa là dove si sarebbero dovute formare le eccellenze del domani se non fossero state fiaccate prima dal peso della cultura, avulsa da ogni natura».