«Mi sussurra con un fare un po’ partigiano, “Sante, sono dei nostri”. Mi dico, “io dovrei, dunque, sentirmi dei nostri?”, ma poi chi sono i nostri e chi sono gli altri? No! Non saprei rispondere visto e considerato che, a guerra finita, i nostri ancora, dentro ad una fitta selva, si nascondono e latitano più degli altri. Visto e valutato che i nostri, in vigliaccheria, dimostrano di somigliare agli altri più di quanto si possa credere».
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