«Io so di certe parole che nessuno desidererà mai leggere e che nascono solo per il sacrificio di essere scritte di pugno e morire per mano di».
Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».
venerdì 31 dicembre 2021
giovedì 30 dicembre 2021
«Molto peggio dell’ignoranza, l’acquisita imbecillità erudita. T’infila dentro a un dedalo inestricabile di nozioni accettate, perché provenienti da fonti competenti autorizzate. L’imbecille tipo dice: “chi sono io?” o “a che titolo io posso parlare?”. D’altronde ci hanno ben infinocchiato quando ci hanno raccontato che la scienza non è democratica, giacché non può essere compresa da tutti. Ma poi chi ci garantisce che questi dotti ubbidiscano, secondo rettitudine, a uno stato di coscienza per il bene dell’intera collettività?».
mercoledì 29 dicembre 2021
martedì 28 dicembre 2021
lunedì 27 dicembre 2021
domenica 26 dicembre 2021
sabato 25 dicembre 2021
mercoledì 22 dicembre 2021
martedì 21 dicembre 2021
lunedì 20 dicembre 2021
sabato 18 dicembre 2021
venerdì 17 dicembre 2021
mercoledì 15 dicembre 2021
martedì 14 dicembre 2021
«Mi cercherai allora nei boschi dove mi hai tenuto sempre in ombra; quando io per il troppo umido sarò già altrove, dove batte il sole. Dovrai allora inerpicarti e superare le spine dei cespugli di rovo. Quando finalmente mi raggiungerai, non vedo come potresti augurarti un mio perdono! Dovresti piuttosto auspicarti che ti venisse da me rivolta la delicatezza di chi gli è dato d'essere semplicemente ignorato».
lunedì 13 dicembre 2021
«La sparizione delle parole è un processo logorroico e non so se da altri già descritto. Capita, comunque, soprattutto agli scrittori, quando le parole veicolate nelle circonvoluzioni cerebrali si ripetono e si rincorrono; quand’anche si amplificano in una enorme significante bolla, fino a farsi esplodere e nell’etere disperdere in tante invisibili insignificanze».