«I pianti per i corpi infranti sarebbero confluiti in uno specchio d’acqua salata, ma poi, là dove ci è proibito di vedere, ci sarebbe stata una bellissima primavera, perché la natura avrebbe, così come ha sempre fatto, ripristinato, complementare ad un tutto, l’intelligenza dell’equilibrio delle parti, diseredando e colonizzando ciò che l'uomo aveva recintato a proprietà privata».
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