«Si giocava a stare chi dalla parte dei buoni e chi dalla parte dei cattivi. Ci si chiamava buoni e cattivi. I buoni erano anche deboli e i cattivi erano anche ignoranti. Non vi sto a dire chi vinceva. È abbastanza scontato, credo! Finito il gioco, chi era buono e chi cattivo, la vita, presto o tardi, ce l’avrebbe esibito e senza troppi infingimenti».
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