«Morrete quando
vivere vi farà paura. Morrete quando stare vicini vi inquieterà. Morrete
quando, innamorarvi su di un verde prato, vi turberà. Morrete quando sognare vi
indisporrà. Morrete quando ragionare vi sarà precluso. Morrete quando, con in
volto una maschera, vi parrà impensabile spegnervi a soli vent’anni! Allora sì!
Vivrete di una morte, per quanto annunciata, ingiusta».
Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».
venerdì 11 giugno 2021
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