«Gino, all’anagrafe Luigi Boldrini, classe 1926, mi ripeteva: Hai sempre voglia di scherzare; Sante, una volta tanto, sii un uomo! Tanti anni sono trascorsi ed io oggi, vicino alla pensione, a ripetermi: Sante sii un uomo. Mi sono sforzato all’inverosimile e non so se, nei risultati, ci sono riuscito. E se così non fosse... Papà! Non abbandonarmi. Porta pazienza, perché ci sto lavorando ancora».
Nessun commento:
Posta un commento