«La ragione che mi induce quotidianamente a scrivere è quella sempiterna melanconia che accompagna la vita mia. Un debito di vita da saldare; di una vita che mi precede... di una vita che mi è appartenuta, ma che ho poi disconosciuto. Una vita da scrittore; una vita che oggi diremo da ghostwriter, da scrittore fantasma. Sì! Perché se oggi firmo le mie parole è proprio perché oggi, finalmente, io sono».
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