«Lo so! Non vuoi sentire, perché non vuoi sapere. Quando mai, d’altra parte, ti sei posta delle domande? Temevi che, forse, le tue stesse risposte, senza se e senza ma, sarebbero state troppo inedite? Tanto clamorose da farti preoccupare dell’incerto domani? Qui, ora, desidero, se non altro, richiamarti al tuo senso di responsabilità morale. Voglio invitarti, prima che l’innamoramento abbia su di voi il sopravvento, a giocare a carte scoperte con chi ti sta di fronte. Giacché le tue scelte di ieri non inquinino irrimediabilmente, di luce riflessa, le di lui aspettative».
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