«Il freddo che provo in inverno, mi capita di riviverlo in primavera. E non parlo solo delle stagioni che ritorneranno periodicamente a ricorrere! Parlo del sonno delle coscienze indotto dalle dottrine di pensiero che continuano a scolarizzare un insieme di osservanze a cui è fatto obbligo attenersi. Quando invece occorrerebbe ragionare fuori dagli schemi, per incontrare la libertà di ogni singola natura».
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