Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».
giovedì 12 febbraio 2015
«Per la tua nebbia ti consiglio un setaccio a maglia
stretta, quello che io uso per aspergere lo zucchero a velo sui dolci...di modo
che si freni il grosso per il fine e l’impalpabile vesta eventuali imperfezioni
per una soluzione di continuità e di luce, la stessa che si prospetta agli
occhi del pellegrino allorquando varca, in piena solitudine, il suo deserto».
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