«Dopo che ti ho sofferta... Vita! Cantarti, poscia».

«Leggerezze! Sono sbagli inconsistenti».

«I manifestanti reclutano le parole insorte».

«Conturbante allucinazione: con tatto, la beltà piega alla soddisfazione!».

«Il volo... equa distanza dell’emozione dal canto».

«Intangibile... L’invisibile dà risposte puntuali!».

«Sacrificio del Figlio dell’Uomo a benedizione divina! Tra le palme la pace del silenzio cavalca il fruscio del vento... Osanna».

«I giovani dietro ai sogni: seminano errori fatali, ma formativi!».

«Significano... Le parole ci vivono: ci uniscono e ci dividono! E noi, non possiamo che avvalorarle, difenderci o subirle».

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«Travasi... L’umido dei due colli ha una bocca asciutta!».

«Rende il corpo leggero... La poesia stacca l’anima dal pensiero».

«Incerte... sono le morti degli insicuri».

«Mi aggrappo ad un quadro di rete per un rombo di luce».

«La ragione deve rispettare tutte le prescrizioni del cuore della casa».

«Storia imperitura! Dopo una pioggia di centesimi, il mio prato è un monumento di bronzo».

«Riscatto! Il coraggio della lotta si ribella alla disperazione dello stato d'animo».

«Quando ti senti impreparato... L’aforisma ha lo stesso peso dell’interrogazione alla cattedra».

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«In soglia... Le radici sfrattano le proprietà private».

«In uno stato di incoerenza versano gli incoscienti! Lontani dal compiersi... saltano di palo in frasca».

«Insostenibile dal campo dell’emozione... i “matti” subiscono il fascino del palco della ragione. Perciò, disperano!».

«Sindrome di Peter Pan... Chi vive nel sogno resta giovane, poiché la vita la principia domani!».

«Calzano ai piedi delle ventose di gomma... Sono i cosmonauti! Studiano l’aderenza alle celestiali trasparenze».

«Mi prendo il tempo necessario per non leggerti! Giacché ascoltarti... vale molto, molto di più, che poi doverti perdere».

«Nei ruoli... Dovremmo educare il desiderio per riconsiderare l’essere avulso dal genere».

«Dell’alveo... L’argine basso è effimero! Facilita il rientro delle acque che si allargano a palude».

«Come in montagna! In città l’aria è rarefatta... ma per l’aumento della pressione emotiva».

«Un giorno dopo come il giorno prima... Siamo alla solitudine del cigno bianco sotto al cipresso calvo».

«Una parola che non viene... dorme il suo letargo».

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«Sulla neve... Le impronte sono esplorazioni che non battono sentiero».

«Neve! Nella tua pagina bianca sai come togliermi tutte le parole».

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«Il funambolo segue il sentiero delle due cime».