«Impreparati ad affrontare una via d’uscita. Indistinti sui banchi di scuola, gli studenti crescono intrappolati in una griglia mentale».

«Quando il sopruso acceca, il popolo è chiamato a schierarsi in patria!».

«È proprio perché non serbiamo memoria che questi innominabili ci ripropongono, come nuova, sempre la stessa storia».

«A questo punto spetterebbe ai visionari riconoscere il profeta che si incarichi di condurre il popolo di Dio in salvo al di fuori del guado».

«Le parole incerte chiamano ad un sentire equivoco».

«Giacché non ama dilungarsi, l’aforista scrive meno di quanto il pensier vano gli indicherebbe».

«Sono concitata all’idea di un altro dietro di me. Mi guardo allo specchio, ma si appanna. Fulminea, mi giro. Profondità di campo, il vuoto della stanza. Sono sola e siamo alle solite. Tu invisibile del plausibile inspiegabile alla ragione, dimmi, quanto ti diverti a giocare a nasconderti dentro le mie paure!? Una volta per tutte, palesati in tutta coscienza!».

«Ringrazio di cuore chi ogni giorno spende un fiammifero in cambio di una candela accesa».

«E se fossi io quell’uno su mille a cui capiti di sperimentare la morte nel prevenire la malattia? Quanti mi leggono mi perdonino se, a questo punto, mi prendo il lusso di essere fatalista».

«I poteri occulti mutilano le radici per arrivare a compromettere la chioma».

«Le coscienze impetuose sorvolano. Non scendono a patti con il mediocre!».

«Col caos ordinato si eseguono delle direttive che hanno il compito di affossare l’inequivocabile».

«Amore tornerò, non temere!  Turbine nel pathos; sole che spezza la coltre di nebbia. Saetta tra le rocce; muschio tra la neve... Ti prenderò per mano; passo dopo passo t’infonderò il coraggio, perché di questa pasta il cuor mio è fatto».

«Mi hai desiderato, quando con gli occhi mi hai tolto tutto. Spogliato, mi avresti riempito di te! Avrei voluto esserci quando ti sei trovata sulle lenzuola solo una montagna d’indumenti e, in testa, quello che hai creduto essere stato un mio ultimo sofferto sospiro. Scusami se puoi, ma come potevo prima svelarti che sono un angelo? Non mi avresti creduto perché umanamente non avresti potuto!».

«C’è un’ansia che ci sequestra l’anima! Passiamo inosservati se stiamo in apnea».

«In amore il copione non funziona! Sì! Chi non ha mai provato un sentimento che non ha ancora le parole pronte per dichiararsi e che candida, nella cabina di regia della mente, infiniti approcci dalle teatrali avvilenti conclusioni? Non ci si prepara sui libri! Qui, studiare è vano. O si è o non si è, campi magnetici quando fuori piove».

«Ora che mi aveva ritrovato, mi disse che non mi avrebbe più lasciato. Pensai allora con quale coraggio l’avrei poi baciata. Al brivido che avrei provato, allorché avessi impastato il suo sapore al mio tiepido ardore. Continuai a mangiare il mio panino alla mortadella ed era più pane che mortadella!».

 

«Non c’è morale, ma c’è giustizia! Dopo il caos, l’equilibrio delle parti ora annette ed ora rimuove». 

«Sciabordio di parole e non una in riga che oggi abbia attecchito allo scoglio».

«Che non si illudano, i prepotenti! Quand’anche le chiome vengano divelte, non è detto che le radici cedano il centro della Terra».

«Al di là del sapere studiato, il sentire! La civiltà di un popolo si misura dalla volontà di voler preservare la singolarità del suo sguardo istintivo».

«Nelle mani degli angeli la trasparenza è un fatto concreto».

«Invocazione di un mistico alla Madre: Disponi pure di me, uguale a come tu mi vuoi».

«Dimostrano il fumo, ma soffocano la candela!».

«La menzogna gestisce il presente da remoto».

 «Stanotte ho visto scendere dal naso della befana, come fuliggine dal camino, un moccolo di cera senza stoppino».

«Le barzellette non mi hanno mai fatto ridere. Me le spiegano, ma non le capisco! Se proprio devo, sorrido al mai visto dell’imprevisto».

«Allorché l’opportuno sovrasta il sentimento, la trasparenza si contorna di scuse poco credibili perché poco ortodosse».

«Non mi espongo alle vostre critiche o accuse. Non dico per non offrire il mio fianco al vostro bieco cinismo. Fossi in Voi mi preoccuperei più del mio silenzio che delle mie parole. Tuttavia non me ne vogliate se tengo pronta la difesa perché Voi sarete vittime, parte inconsapevole, di un’offesa».

«La voglia di conoscermi attraverso i tuoi occhi, mi restituisce l’esperienza dei sensi».

«Io mi auguro che nel 2021 il timore di esser giudicati non ci faccia più vergognare del nostro pensiero. Siamo quel che osiamo difendere. Otteniamo quel che sappiamo vincere, mettendo in conto ciò che inevitabilmente potremmo perdere. Buon Anno».