Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

lunedì 25 gennaio 2021

«Sono concitata all’idea di un altro dietro di me. Mi guardo allo specchio, ma si appanna. Fulminea, mi giro. Profondità di campo, il vuoto della stanza. Sono sola e siamo alle solite. Tu invisibile del plausibile inspiegabile alla ragione, dimmi, quanto ti diverti a giocare a nasconderti dentro le mie paure!? Una volta per tutte, palesati in tutta coscienza!».

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