Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 31 marzo 2024

«Elogio agli indomiti! Dovreste compiacervene di essere tagliati fuori se vi riconoscono di essere integri dentro».

sabato 30 marzo 2024

venerdì 29 marzo 2024

giovedì 28 marzo 2024

«Chiedere un favore tra cortigiani è lecito, ma ricambiarlo, per non perdere di reputazione, è un obbligo».


mercoledì 27 marzo 2024

«L’acqua che piove dalla fronte proviene o dal sacrificio delle braccia o dal pianto di una gronda».

martedì 26 marzo 2024

«È tra i fili d’erba più alti del verde prato che la mia amata Polly, da spettatrice discreta, individua il suo più segreto giaciglio dove, senza pagar l’obbligo d’esser vista, indisturbata poter vedere».

lunedì 25 marzo 2024

«Spetta a chi ne porta il peso. Realizzare un sogno è un po’come estinguere le cambiali di un debito contratto».

domenica 24 marzo 2024

«Quand’ebbe la sicurezza d’essere completamente nascosto, potette professare la sua trasparenza».

sabato 23 marzo 2024

 «Spett.le Redazione anche se non posso far altro che prendere atto di quanto Voi gentilmente mi riferite, dopo anni di collaborazione e di libri venduti, non posso non farmi anche l'idea che, purtroppo e in modo ingiustificato, il Signor Editore, evidentemente, non mi voglia più tra i suoi autori. Cose che capitano! Cose che rispondono all’ordine del registro dei soliti raccomandati. Cose che un domani Vi daranno certamente occasione di pentirvene amaramente. Tanto vi dovevo, cordialmente».

venerdì 22 marzo 2024

«Mi alzo e non una mattina che io non sia colto di sorpresa da un moto di speranza».

giovedì 21 marzo 2024

mercoledì 20 marzo 2024

«Se la nostra chiarezza indispone il nostro interlocutore, abbiamo forse varcato l’equivocabile».

martedì 19 marzo 2024

«Si ha che oggi ci sia un padre che i figli amano chiamare papà, proprio perché prima c’è stata una madre, una sposa che ha riposto la sua fiducia su di un marito presente».

lunedì 18 marzo 2024

«La poesia aforistica è ragione poetica: responsabilità cosciente del poeta di essere, per quanto dagli altri diverso, lontano dall’apparire, isolato e del tutto eguale a se stesso».

domenica 17 marzo 2024

«Ma quanto sono stolti gli uomini! Cercano, con un colpo di coda, di soddisfare la loro sete di protagonismo».

sabato 16 marzo 2024

 «Amo il tuo saperti nascondere, la tua timidezza. Tant’è vero che, quando cammini nuda per casa, mi sembri vestita di tutto punto».

venerdì 15 marzo 2024

«Per vivere secondo natura, nell’alveo della volontà dell’essere, debbo sottrarmi dal circuito dei bisogni indotti».

giovedì 14 marzo 2024

«Una lingua scolpita non è detto che sappia rievocare una lingua parlata».

mercoledì 13 marzo 2024

«Salvo che tu non sia un pazzo, la follia non la puoi ragionare. Tutt’al più la puoi arginare!».

martedì 12 marzo 2024

«L’intelligenza è alquanto onerosa. Difatti, chi non se la può permettere, ripiega sulla più scontata banalità».

lunedì 11 marzo 2024

domenica 10 marzo 2024

«Io penso che lo scrivere indirizzi il pensiero e non che il pensiero indirizzi lo scrivere. Questo processo c’è chi lo chiama flusso di coscienza, io, più semplicemente, lo definirei una predisposizione ad un’inclinazione data perché a suo tempo ricevuta».

sabato 9 marzo 2024

«Ancor prima che mi accorgessi delle tue bellezze, mi hai lasciato le tue cuciture affinché potessi sentire le tue fattezze».

venerdì 8 marzo 2024

«La mia solitudine è un orizzonte, un giardino lussureggiante, un’oasi nel deserto dove rigenerarmi al di fuori della gravità del mio corpo. Ed è così che quando esco di casa e non perché lo cerco ma perché mi capita, mi par di prender quota... di librare nel vuoto. All’inizio non mi sento, poi, superata la prima paura, io sono!».

giovedì 7 marzo 2024

mercoledì 6 marzo 2024

martedì 5 marzo 2024

«Tolte le punte dalle spine, più di ogni altra cosa, l’amore per una rosa mi tiene in vita».

lunedì 4 marzo 2024

«Prima di motivarci con nuovi desideri ci è d’obbligo, tanto quanto d’imparare a gestire le attese, d’accettare di convivere con le più che probabili delusioni».

domenica 3 marzo 2024

«Sì! Ti confesso quanto, dopo tanti anni di vita vissuta insieme, mi gratifichi ancora quando mi chiami per nome di battesimo. Un nome tanto corto, Sante, che non voglio e non posso dimenticarmi di portarmelo addosso. Un nome che non solo mi rappresenta, ma vivifica, se richiamato, il rispetto che tu hai per me ed anche, non di meno, l’ammirazione e l’amore che io provo per te. Mia cara, amata Francesca».

sabato 2 marzo 2024

«Le avversità sottili possono trasformarsi in quanto di più pesantemente grossolano possa all’uomo capitare».

venerdì 1 marzo 2024

«Ah! Quasi dimenticavo, oggi sono quarantun anni che sono in UNIBO (Università degli Studi di Bologna). Otto anni presso l’Orto Botanico; due anni presso Patologia Vegetale – Facoltà di Agraria; 31 anni presso la Biblioteca Centrale Roberto Ruffilli – Campus di Forlì. Devo dire che mai, e poi mai, avrei pensato di trascorrere l’intera mia vita lavorativa là dove si sarebbero dovute formare le eccellenze del domani se non fossero state fiaccate prima dal peso della cultura, avulsa da ogni natura».