Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 1 marzo 2024

«Ah! Quasi dimenticavo, oggi sono quarantun anni che sono in UNIBO (Università degli Studi di Bologna). Otto anni presso l’Orto Botanico; due anni presso Patologia Vegetale – Facoltà di Agraria; 31 anni presso la Biblioteca Centrale Roberto Ruffilli – Campus di Forlì. Devo dire che mai, e poi mai, avrei pensato di trascorrere l’intera mia vita lavorativa là dove si sarebbero dovute formare le eccellenze del domani se non fossero state fiaccate prima dal peso della cultura, avulsa da ogni natura».

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