«Garantita l’intimità individuale non c’è nulla che non meriti almeno una volta di essere messo a disposizione dell’altro».

«Virtù disconosciute... Potrebbe ma non vuole, diversamente è!».

«Gioco ameno del falso, addurre al vero!».

«Scrittore fino all'alba... Al cuore della notte ho rubato tempo al tempo».

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«Una memoria senza coscienza è una semplice menzione priva di compassione. Ci è dunque inutile recitare le poesie a pappardella!».

«Come, quando, dove? Salire sul tetto del mondo, chi decide chi debba!? Non sbaglia comunque chi pensa che tutto proceda sempre secondo ordini superiori».

«Gli innamorati che serbano presente il ricordo delle loro primavere, sfidano lo sfiorir della bellezza!».

«S’impegna la mente a impiegare il corpo che s’obbliga a tornar in vita».

«Il miracolo della cima gira attorno al monte».

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«L’asceta... Acerbo alle parole, in silenzio digiuna».

«Il motivo ha ragioni impostate».

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«L’anima che ci è accanto è ubiqua... Risiede didietro, ma ci sta davanti!».

«Intollerante al difetto! Ossessione pericolosa, la precisione».

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«La fine del sentiero ha contenuti noti sin dal principio».

«Tracce di assenze significative... Scovano il nido a volo avvenuto».

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«Dai cunicoli all’orizzonte s’apre una montagna intestina tutta da evincere».

«Fatale, l’alito dell’amore! Appanna per dar pena allo specchio».

«Il lago ghiacciato convoca trasparenze ferme».

«Dei diversi al Potere... a chi succedono, sempre eguali ingiusti!».

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«Didietro! La buona politica tiene la faccia dove non batte il sole».

«Lungi dall’essere officina meccanica! Lo scrivere è una stazione di transito dopo una lunga attesa».

«Pathos... Nella melodia che si crea dalle assonanze delle parole al gioco della sintassi, l’ordinario diventa indicibile straordinario!».


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«Precetto dell’aforista... Dire e non dire, far capire!».

«Mimetismo domestico... Nasconde il fumo in casa e si lava le mani col dentifricio!».

«Esistiamo alla memoria di quanto dobbiamo!».

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«La luce che s’incarna proietta al suolo la sua ombra».

«Non già le prime croste! Grossolane alle ferite restano le cicatrici».

«Vincere la diffidenza al sentire, verifica il sapere!».

«Dei filosofemi impronunciabili, si limitano al plausibile... I marziani si interrogano senza la presunzione di risposte indubbie!».

«Singolare il sostanziale quando piega al necessario».

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«Vulnerabile! Una natura fiorita spogliata delle sue stagioni».