Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 31 marzo 2022

«M’inalbero non per ostentare, ma per scacciare gli inetti dal loro nido. Pieni d’indecente lassismo. Affiliati ad un più radicato e preoccupante qualunquismo, sono la morte di un paese che potrebbe, anche solo per vocazione al bello, vivere di rendita».

mercoledì 30 marzo 2022

«A complicare l’eterno conflitto tra come ci si pensa e come ci si sente, il come gli altri ci vedono!».

martedì 29 marzo 2022

«Come faccio a spiegarvi che il mio scrivere si fonda sul sentimento? Unico mio strumento intangibile alla ragione. Fuor di copione; inclinazione devota all’ascolto di quanto più naturale al mondo vi sia».

domenica 27 marzo 2022

sabato 26 marzo 2022

«Ho dato più di quanto io abbia sperato; sicuramente meno di quanto io abbia ricevuto».

venerdì 25 marzo 2022

giovedì 24 marzo 2022

«Considero l’emozione una ragione sostenibile per quanto indimostrabile».

mercoledì 23 marzo 2022

«Gli occhi, soggiogati dai sensi, non incontreranno un’età della ragione».

martedì 22 marzo 2022

«Non ho avuto tempo a sufficienza. Un po’ di tutto, non per tutti, ho scritto».

domenica 20 marzo 2022

«Hanno collaudato il Vostro silenzio. Vi hanno imposto, fino all’inverosimile, di tutto e il contrario di tutto; perché quel tutto, approssimato per eccesso e/o per difetto, glielo avete concesso. Ora, ditemi, come potete non capire? Come potete continuare ad accettare tutto questo?».

sabato 19 marzo 2022

«Gino, all’anagrafe Luigi Boldrini, classe 1926, mi ripeteva: Hai sempre voglia di scherzare; Sante, una volta tanto, sii un uomo! Tanti anni sono trascorsi ed io oggi, vicino alla pensione, a ripetermi: Sante sii un uomo. Mi sono sforzato all’inverosimile e non so se, nei risultati, ci sono riuscito. E se così non fosse... Papà! Non abbandonarmi. Porta pazienza, perché ci sto lavorando ancora».

venerdì 18 marzo 2022

 «A tutela di quel briciolo di umanità in via d’estinzione, contronatura anche i più puri impararono a mentire».

giovedì 17 marzo 2022

mercoledì 16 marzo 2022

«Il silenzio m’inquieta quando mi obbliga alla resa dell’inchiostro inutilmente versato, in un tempo presente passato».

martedì 15 marzo 2022

«Sono tutti omologati! Sui banchi di scuola, studiano la vita prima di vivere la vita. E peggio ancora, indottrinati di nozioni, rifiutano logica e coerenza... i capisaldi del pensiero. Si affidano agli esperti: una manica di buzzurri, ospiti del piccolo schermo quanto dei social. Ma dove sono i giovani che prendono ancora in mano la propria vita e ci dimostrano quanto sono bravi a disubbidire? Sì, perché la disubbidienza a vent’anni non può essere un reato se, fuori dagli schemi, insegue passione e folgorazione».

lunedì 14 marzo 2022

domenica 13 marzo 2022

«Sollevo la bruma. Vedo!  Divido la brina dalla rugiada; ciò che ghiaccia da ciò che bagna».

sabato 12 marzo 2022

«Voi benestanti e voi arricchiti, colleghi, amici e non... Voi che, spesso e volentieri, suonate al mio campanello e scaricate tutta la vostra disperazione. Quando mai siete attraversati da un moto di generosità nel sostenere i poveri in canna che, come il sottoscritto, vi stanno pazientemente ad ascoltare? Voi che non avete il problema del quotidiano. Voi che il soldo è l’ultimo dei vostri problemi e il primo dei vostri interessi. A volte, troppo ingenuamente, mi sembra quasi che riusciate a percepire le mie, le nostre difficoltà... ma poi mi basta un ultimo vostro sorrisino di commiato a farmi sotterrare ogni mia speranza in un vostro generoso aiuto. Sì! Siete degli ipocriti toccati da infamia».

venerdì 11 marzo 2022

«Per salvare l’Italia dagli italiani ci vorrebbe un pazzo che, in preda ad un colpo di ragione, ambisse a diventare, ad imperitura memoria, eroe della nazione».

giovedì 10 marzo 2022

 «Amico mio che non ti fai scrupoli... Vano sarebbe il tuo tentativo di rubarmi la penna; giacché io posso scrivere sulla tua polvere e lasciar firma solo con le mie dita. Sii pertanto onesto nel citare sempre le fonti che prestarono, all’opera tua, un utile servizio. Infinitamente grato».

mercoledì 9 marzo 2022

«Non so più quanto noi si dipenda dai poteri forti o quanto i poteri forti dipendano dalla nostra obbedienza».

martedì 8 marzo 2022

«Sono il lascito di una violenta mareggiata! I vecchi rancori si comportano come i tronchi fossili arenati sulla battigia».

lunedì 7 marzo 2022

«So di essere tanto diverso da quello che gli altri vorrebbero che io fossi. Difatti accade che molti editor mi avvicinino, affascinati in un primo momento dal mio modo di scrivere. Una volta però compreso il mio essere alieno al re quanto alla sua corte, mi allontanino; poiché non hanno alcun interesse di mettere subbuglio all’ordine collaudato del loro codazzo di adulatori. Ora ditemi! Ma che mondo è mai questo? Una creatura sbagliata, io credo. Destinata, decimata dai topi e abbandonata dai conigli, a diventare pane delle bisce. Vi prego, e qui mi rivolgo a quei pochi superstiti che hanno ancora in luce la forza della ragione, che si inverta, quanto prima, la rotta in difesa della vita».

domenica 6 marzo 2022

«Corpo dei miei pensieri, le parole. Sensuali e leggiadre; ragionevoli e distinte. Vicine dal confondermi, perché lontane dal comprendermi; una volta tanto vorrei godere del vostro silenzio».

sabato 5 marzo 2022

«Leggendaria l’ingenuità degli italiani! Indigenti in casa, ma generosi con gli altri popoli».

venerdì 4 marzo 2022

«Dovremmo prima conoscere il corso del fiume e solo dopo decidere su quale sponda stare».

giovedì 3 marzo 2022

«Speso anche l’ultimo barlume di ragione. Impreparati alla sfera del sentire, fu loro impossibile acquisire la verità».

mercoledì 2 marzo 2022

«La smania di rendere pubblico un pensiero privato, pubblicando o dando alle stampe un libro, ammala molti di noi scrittori, o aspiranti tali, di una rara, non dichiarata, ossessiva forma di protagonismo».

martedì 1 marzo 2022

«Non vorrei dire... Ma non posso avere la presunzione di scrivere per tutti i palati. Anche perché non è sempre detto che una parola semplice, in luogo di una parola difficile, ci renda più comprensibili ai nostri lettori. Pertanto, mi ritengo soddisfatto di anche solo un pellegrino che, nel leggermi, trovi una sua perduta risposta al suo continuo interrogarsi».