Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

martedì 1 marzo 2022

«Non vorrei dire... Ma non posso avere la presunzione di scrivere per tutti i palati. Anche perché non è sempre detto che una parola semplice, in luogo di una parola difficile, ci renda più comprensibili ai nostri lettori. Pertanto, mi ritengo soddisfatto di anche solo un pellegrino che, nel leggermi, trovi una sua perduta risposta al suo continuo interrogarsi».

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