Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

sabato 19 marzo 2022

«Gino, all’anagrafe Luigi Boldrini, classe 1926, mi ripeteva: Hai sempre voglia di scherzare; Sante, una volta tanto, sii un uomo! Tanti anni sono trascorsi ed io oggi, vicino alla pensione, a ripetermi: Sante sii un uomo. Mi sono sforzato all’inverosimile e non so se, nei risultati, ci sono riuscito. E se così non fosse... Papà! Non abbandonarmi. Porta pazienza, perché ci sto lavorando ancora».

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