«La prigionia si vince se durante l’evasione non si lasciano segni di effrazione».

«Se si perde la memoria della libertà, vivere in prigione non risulta più una costrizione».

«Ci vogliono far credere che il libro vincente debba essere ancorato ad un progetto editoriale. Ma non è così che funziona! Il libro segue un disegno che non è opera dell’autore se non per il semplice fatto che lui lo redige. L’autore che io riconosco sa che il suo compitare restituisce a Dio quel che è di Dio, perché il suo solenne discorrere non può essere solo un’impresa del figlio dell’uomo».

«È più facile accettare di subire la menzogna che avere l’onestà intellettuale di ammettere una brutta verità».

«Amò con la voglia che non la faceva sentire mai completamente spoglia».

«A chiusura del labirinto v’è l’apertura della trappola letale! In questo sta l’imbecillità dell’uomo: si presta ad essere topo quando in cielo gli asini volano».

«Non so quanti di voi ne siano consapevoli, ma l’accettazione dell’irragionevole segue il senso unico di un processo logico imposto a modello».

«Dai morti che mi rispondono, capisco chi è vivo».

«Ogni merda del prato ha le sue mosche».

«I padri desiderarono la carestia affinché il morso della fame inducesse i figli del popolo a rispolverar lo spirito di sopravvivenza».

«Non teme confronto! Eroica la solitudine dello scrittore in patria».

«Quando m’illudo mi nego più di una ragione».

«In uno stato dell’essere delegittimato dello stato di diritto la voce dello scrivere ha una risonanza muta».

«Libertà negata con logica matematica. Non difettano perché pedissequamente accettano tutto! Sono i nuovi fedeli che praticano una mistica dell’osservanza, in un’unica religione dal profilo bendato».

«Soggiornate in quota! Non lasciatevi ingannare dalla prima cima».

 «Cari amici, non ci conosciamo più! Ora avete palati troppo fini per ricordarvi delle toppe al culo e delle ginocchia tutte sbucciate. Eppure, prima giocavamo tutti assieme e dopo, sporchi e sudati, consumavamo la stessa merenda. Oggi che so di esser rimasto solo a coltivare i gesti di una sana tradizione, per amore e necessità, a mezzogiorno non mi vergogno di mangiare ancora un soldo di pane con una fetta di mortadella».

«Non ne esci dal labirinto se non ne cogli la costrizione».

«La paura par dunque essere un volano avvenente, unisce e separa la gente».

«Sintesi di una narrazione seducente, nel titolo v’è già il registro dell’autore».

«Il ghostwriter, scrittore fantasma o scrittore ombra, ha il sesto d’impianto dietro le quinte di un teatro che rappresenta una recita d’altri».

«I figuranti sono gli interpreti non protagonisti dell’amorfa ombra».

«Mi faccio specie che in famiglia si continuino a coltivare le confusioni di genere».

«A onor del senso critico, da vicino prendo le distanze». 

«Pensavate forse che boicottando le centrali elettriche anche i chiaroveggenti restassero al buio? Poveri illusi, non li avete fulminati! Continuano a far luce sulla Via della ragione».

«L’infame viene mortificato dal gesto di carità offerto dalla resistenza dell’umile».

«Lo scrittore messo all’indice non ha voce in capitolo».

«Quando mi prendo sul serio so di poter scherzare».

«L’uso delle tabelline conferisce al calcolo il segno della memoria».