«Talpa sotto il lenzuolo di un prato... La paura affiora dai cumuli di un passato recente».

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«Incredula all’amore di chi l’ha adottata! Polly è dolcissima. Tiene un occhio nella paura e uno nella curiosità: perciò diffidente, combattuta ti traguarda! Però non si risparmia a festa quando a sera torni a casa dal lavoro. E credetemi, non è poca cosa».

«La soletta è una questione di spessore!».

«Adolescenza istintiva! Avanza di petto, cresce di pancia».

«A riprova dell’operato... La stanchezza depone a favore dei generosi».

«Non mi fido delle bugie di quelli che forniti di nasi lunghi si assottigliano le labbra per meglio confabulare».

«Non già per incuria, se non ho mai girato il tuo caseggiato! Perdonami, ma non volevo violare i segreti del tuo giardino incantato».

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«Per farselo sembrare meno alto, immaginava di avere gli occhi sotto i piedi! La piccina seduta sul muretto accorciava così la distanza del salto che la separava dal prato».

«La primavera è un continuo miracolo! I colori del verde digeriscono il secco dell’inverno».

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«Le mie favole hanno il sale in tasca».

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«Novità, in una favola della vita! Un passerotto agonizzante richiama su di sé tutte le attenzioni di una famiglia premurosa...».

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«La fede non chiede senso per dare attesa».

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«Il papà affronta la bizzarria della primavera con la previdenza dell’inverno».

«Presente effimero! Il passato presenta il conto al futuro».

«Interrelazioni pericolose... Qual è Il naturale portamento di una vita? Possibile che non ci debba sfiorare il minimo dubbio che il nostro gesto di un istante possa compromettere gli esiti futuri di un altro essere, ora sfigurato nella sua geometria!? Penso a questo nel vedere un drappello di giovani accanirsi sul taglio dei rami di un povero Acero negundo riportato ad altezza branche, alla soglia delle sue più antiche capitozzature “a testa di salice”».

«Vegeta! Il clima è un umore che si distende al sole».

«Le mani sono la misura del cuore, quando i piedi ne suggeriscono il sentiero».

«Per non soffrire dei frutti alti appesi all'aria, evocano l’attesa nel distacco!».

«Contano i numeri che puoi narrare con trasporto di ragione».

«Si danno appuntamento: due sedie impagliate tengono in vita un incontro stanziale».

«Quanto populismo nel proclamarsi umile al potere!».

«Nell'alveo della reciprocità... La libertà è uno stadio di consapevolezza in uno stato di autonomia».

«I poeti toccati da Dio non sono raccomandati da nessun editore».

«Dei pochi che ti concedono la mano, quanti in cuor loro restano sorpresi?».

«Il liberale che dà spettanza ai perché, presta pensiero ai come».

«Fuggi, fuggi... Imbraccia la tua stella, non c’è sogno senza guerra come in mare non c’è terra».

«Perspicacia dello scrittore... Parlare del futuro che oggi non ha presente».

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«A filo diretto... Ripulito di tutto ciò che vede, lo scrittore onesto racconta ciò che sente».

«Il passaggio di uno scoiattolo, della pineta ha la pigna ai piedi di un pioppo».

«Varcato il dubbio! Prendere le distanze dal falso, approssima al vero».

«Il bambino che è in me non rimpiange l’adulto che non si lascia crescere».

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