Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

lunedì 18 gennaio 2021

«Mi hai desiderato, quando con gli occhi mi hai tolto tutto. Spogliato, mi avresti riempito di te! Avrei voluto esserci quando ti sei trovata sulle lenzuola solo una montagna d’indumenti e, in testa, quello che hai creduto essere stato un mio ultimo sofferto sospiro. Scusami se puoi, ma come potevo prima svelarti che sono un angelo? Non mi avresti creduto perché umanamente non avresti potuto!».

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