Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

martedì 19 gennaio 2021

«Amore tornerò, non temere!  Turbine nel pathos; sole che spezza la coltre di nebbia. Saetta tra le rocce; muschio tra la neve... Ti prenderò per mano; passo dopo passo t’infonderò il coraggio, perché di questa pasta il cuor mio è fatto».


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