Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 31 dicembre 2021

«Io so di certe parole che nessuno desidererà mai leggere e che nascono solo per il sacrificio di essere scritte di pugno e morire per mano di».

giovedì 30 dicembre 2021

«Molto peggio dell’ignoranza, l’acquisita imbecillità erudita. T’infila dentro a un dedalo inestricabile di nozioni accettate, perché provenienti da fonti competenti autorizzate. L’imbecille tipo dice: “chi sono io?” o “a che titolo io posso parlare?”. D’altronde ci hanno ben infinocchiato quando ci hanno raccontato che la scienza non è democratica, giacché non può essere compresa da tutti. Ma poi chi ci garantisce che questi dotti ubbidiscano, secondo rettitudine, a uno stato di coscienza per il bene dell’intera collettività?».

mercoledì 29 dicembre 2021

«Della foresta, sul finir di dicembre, riscaldato dal colore delle ultime cadenti foglie, farei mera scuola di natura».

martedì 28 dicembre 2021

«Brutta bestia l’invidia! Chiama a raccolta la superbia del voler diventare, prima di saper essere».

lunedì 27 dicembre 2021

«Sono onesto! Non posso guardare male l’ultimo degli ignoranti, quando è il primo degli audaci a liberarci dall’oppressore».

domenica 26 dicembre 2021

«Proprio perché non la riesco ancora a tenere in mano, che la metto in testa!».

sabato 25 dicembre 2021

«Il mio Natale coinvolge l’uomo che, tornato dalla Grande Guerra, sa abbracciare la sua stella».