Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 30 dicembre 2021

«Molto peggio dell’ignoranza, l’acquisita imbecillità erudita. T’infila dentro a un dedalo inestricabile di nozioni accettate, perché provenienti da fonti competenti autorizzate. L’imbecille tipo dice: “chi sono io?” o “a che titolo io posso parlare?”. D’altronde ci hanno ben infinocchiato quando ci hanno raccontato che la scienza non è democratica, giacché non può essere compresa da tutti. Ma poi chi ci garantisce che questi dotti ubbidiscano, secondo rettitudine, a uno stato di coscienza per il bene dell’intera collettività?».

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