«Da quando sono in pensione, la mia settimana è diventata un fluire temporale scandito da una colazione, un pranzo, una merenda e una cena. Gli abiti indossati tra le mura domestiche, finiscono per essere gli stessi che infilo quando esco a fare il giro dell’isolato con la mia amata Polly. Il tempo, animato dai miei movimenti, definito dalle lancette delle ore, dei minuti e dei secondi, un bellissimo regalo dei miei ex colleghi, ora lo porto al polso. Non ha pile, è meccanico, e mi riconduce al mio amato Ottocento. Ora, cosa faccio nel mio tempo libero? Mi dedico ad un impegno responsabile: mi prendo tutta la libertà di scrivere quanto mi vien suggerito da una letteratura inedita».
Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».
domenica 14 dicembre 2025
sabato 13 dicembre 2025
venerdì 12 dicembre 2025
«Tutti gli studenti che ho avuto il piacere di conoscere sanno quanto io ami discorrere d’amore e di sentimento: prendermi cura del cuore, sì, di colui che muove ogni nostro motore. Del resto, potremmo mai vivere una vita fatta solo di sapere e di esclusivo impegno dedito allo studio? Ho visto troppi giovani studenti con le pupille spente, ma anche con le lacrime agli occhi. Giovani che, piegati sui libri o intrappolati dalla rete, demotivati, finiscono per farsi del male. Perciò, ancor oggi come allora, vi invito a riprendervi nel vivere tutto ciò che di essenziale vi spetta di diritto: la gioia d’amare e di esser amati».