Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 15 febbraio 2019


«Scrivo e mi rileggo per non lasciarmi scappare l’errore. Ma la musica della parola riverbera in testa a lungo più dell’intero suo passaggio al fiato delle corde vocali! Tanto che rileggo più di memoria storica che di vero e proprio nuovo incontro, scandito dall’intera consapevolezza di quanto o di come la parola sia stata sul foglio scritta».

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