Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 2 novembre 2023

«Mi dicono che chi scrive dovrebbe conoscere i numeri del mercato dell’editoria: che nove libri su dieci, ogni giorno pubblicati, vendono meno di cento copie. Mi dicono che chi scrive dovrebbe conoscere i critici più dei propri lettori. E a dire che, io scrittore da più di una vita, non scambierei mai un numero per una lettera, proprio perché una lettera da me scelta non solo mi rappresenta nei suoi contenuti, ma mi consente di dire molto di più di quanto io stesso possa esprimere. Vi sia dunque chiaro che, cari editori, se io scrivo è per sentirmi libero di mantenermi coerentemente e moralmente invenduto».

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