«Vedo troppa rassegnazione nei giovani. Troppa poca voglia di essere e di rinunciare per avere emozioni condivise a frequenze parallele. Dico, una volta, l’amore lo si custodiva sotto una carica di temprato pudore. Quando oggi, invece, si ha quasi la povera impressione che l’amore lo si viva come sedersi davanti ad una tavola imbandita quando si ha parecchia fame. Ed io ancora a chiedermi, con i crampi allo stomaco, dove mai sia la margherita che ti ho infilato tra i tuoi sottili capelli. Sì! Altri tempi. Cose d’altri tempi».
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