Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 21 giugno 2019


«Caro Editore... Le sue due briciole non mi bastano nemmeno per l’acquisto dei materiali di stretto consumo: fogli, cannetta, pennini e calamaio. Voglia, pertanto, corrispondermi quel poco di più che nel rendere onore all’anima sua, salvi la pelle mia. Giacché, come ben sa, chi Le scrive sta al servizio del vero come è vero Iddio e non di certo ambisce a quella fama del far cassetta che solo i posteri potranno, se vorranno, tributargli».

Nessun commento:

Posta un commento