Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 8 marzo 2020


«A rifugio dei miei occhi... Da questo mio timido sentiero, trovi io la forza di levar lo sguardo al cielo, ad onorare la tua bellezza di donna che per man mi prende».

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