Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

mercoledì 11 settembre 2024

«La storia è una forma di narrazione assai distante dall’essere oggettiva; poiché riccamente e, troppo spesso, volutamente costellata di errate interpretazione dei fatti accaduti. Dal momento che ci è materialmente impossibile raccogliere le notizie alla fonte, il nostro argomentare diventa ineluttabilmente compilativo, deduttivo, evocativo, quand’anche celebrativo. Ma chi può dirci in tutta onestà che quanto ci viene riportato dai media è, in contenuto e forma, la verità? O piuttosto siamo con la verità alla sventurata Cecilia, che tutti la vogliono e nessuno la piglia? Lungi da me l’idea di esser seppur minimamente offensivo, ma di questi tempi mi è molto difficile non essere interrogativo e significativamente dubitativo».

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