Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 3 novembre 2024

«Ho ascoltato in silenzio il fragore delle tue parole apparsemi in sogno. Tu mi dicevi molto di più di quanto io stesso oggi potessi comprendere. Tu vedevi quello che al massimo io potevo sentire. Tu eri al di là del muro quando io, al di qua della siepe, stretto alla mia fedele Polly, tenevo in mano la mia umile penna. Avrei scritto per non sentirmi solo. Avrei scritto perché quello so fare. Avrei scritto per non mancare alle chiamate del mio pensiero, insubordinato e assetato di vero».

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