«Non credo che i giovani debbano proiettare tutti i loro sogni nello studio, sarebbe sbagliato e alquanto deleterio. Debbono, piuttosto, ragionare. Chiedersi il perché e il per come. Ricercare, parimenti, nella loro natura più intima, il guizzo creativo che li possa elevare al di sopra delle griglie mentali loro imposte da un sistema pesantemente restrittivo».
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