Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

martedì 20 gennaio 2015

«mi consegnava il suo sorriso ed io, nel vicino infinito, ora mi chiedevo: quale pelle avrebbe indossato? Quale sogno avrebbe celato? Di noi sapevamo ormai tutto! Ed era forse per questo che ci inventavamo delle complicità che avremmo potuto risolvere in un gioco dalle regole sfumate».

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