Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 18 gennaio 2015

«Ha la presunzione di spiegare la natura con le sue pagine di cultura. Il suo intelletto lo svia in perizie cavillose... Lo sfila da quel continuum di esistenza che si chiama filo di coscienza. Questo è l’uomo!».

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