Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 19 novembre 2020

«La fisiognomica di Cesare Lombroso non è d’aiuto! I nuovi partigiani chiusi in casa non hanno più rifugio sicuro sulle montagne. Aspettano Godot, sul trasparente web, in una solitudine controllata da anonime mascherine degne di un teatro dell’assurdo. Tutto è inverosimile ed invisibile; tutto è plausibile, giacché indiscutibile! Questa peste inscenata da una religione pagana segue il progetto di un dio minore ed ha l’intento di spezzare l’antico patto di alleanza tra l’uomo e Dio. Ora, a quei pochi consapevoli, vada la responsabilità, di salvare chi brancola nella nebbia, al canto dell’istinto più che al riflesso della ragione».

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