Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

lunedì 2 novembre 2020

«Se c’è ancora un briciolo di coscienza seppur residuale, ditemi in quale fosso è stata gettata. Ditemi dov’è affinché io possa coglierla e dispensarla a quei pochi reduci di uno spappolato sé. Patrioti con al volto le mutande, mascherine ante litteram, incappate in un prolasso degli elastici».

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