Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

lunedì 13 giugno 2022

«Sì! Tu puoi sbagliare. Ed io chi sono io per giudicarti? Ed io chi sono io per dirti quello strasentito odioso: te l’avevo detto? Figlio mio la tua libertà m’inquieta il sonno, quando si ferma a scelte di prima superficie. Sii dunque, se posso darti un paterno consiglio, profondo, sia nelle tue analisi che nel metter radici». 

Nessun commento:

Posta un commento